di Selima Negro
La nostra idea sul rapporto tra bambini-educazione e “fuori” si esprime attraverso l’uso del linguaggio, l’organizzazione dello spazio, la scelta e il modo di proporre il materiale, la nostra postura nell’interazione con l’ambiente… e perfino nell’abbigliamento e nella scelta dell’equipaggiamento.
Per coltivare l’intenzionalità dei nostri gesti nell’accompagnare le esperienze dei bambini all’aperto dobbiamo riflettere su molti aspetti delle nostre pratiche quotidiane.
Ad esempio, i libri e gli albi illustrati che scegliamo di proporre e mettere a disposizione dei bambini possono aprire delle possibilità di riflessione infinite… siamo in grado di orientarci e di cogliere le opportunità della condivisione di lettura sul e all’aperto?
Ricordiamoci che:
I libri non devono essere strumenti per rispondere ai bisogni degli adulti.
Talvolta capita che gli adulti provino a delegare all’oggetto libro il compito di portare temi e domande che spiazzano l’adulto e lo fanno sentire inadeguato, soprattutto quando vorrebbe promuovere una propria agenda, non davvero centrata sui bisogni de3 bambin3 che ha davanti.
E poi, siamo sinceri: quanto è rassicurante talvolta stare nel ruolo performativo della lettura ad alta voce, in fondo piuttosto semplice e gratificante, piuttosto che stare in un processo di lettura partecipato, in cui le interruzioni, le sovrapposizioni, gli usi creativi dell’oggetto libro e dei suoi contenuti da parte de3 bambin3 ci obbligano a stare sempre pronti e rivedere il nostro ruolo, che può passare da centrale a laterale in un momento (e viceversa)?
Non esistono libri a priori troppo facili o difficili.
Quando il libro è visto come “prodotto”, adattato a quel pubblico e/o a quella fascia d’età spesso succede che la pre-selezione di temi, vocaboli, immagini, fatta con obiettivi commerciali renda i libri in realtà poveri, svuotati di senso e si perda la connessione con la complessità di linguaggio e pratiche sociali della comunità di appartenenza.
Talvolta invece alcuni libri-prodotto sono pensati per gli adulti, e piacciono a noi piuttosto che ai bambini, perché non tengono conto degli aspetti sensoriali, emotivi e cognitivi significativi nell’infanzia.
È necessario rimanere centrati sui bisogni e gli obiettivi de3 bambin3 che seguiamo per facilitare l’incontro con i libri giusti, al momento giusto.
La lettura condivisa all’aperto può aver tantissimi obiettivi e benefici:
- può fornire uno specchio, per riflettere su di sé e vedersi rappresentati e dare una cornice per raccogliere la complessità dell’esperienza;
- può aprire a prospettive, esperienze e mondi ancora sconosciuti e dare lo stimolo per riconoscere la necessità di esplorare sfumature nuove di ciò che ci sembra di conoscere.
Alcune domande per riflettere su albi illustrati e diverse idee di “fuori”
Come è rappresentato “il fuori”?
È un luogo lontano, idilliaco, quotidiano, romantico, famigliare, sconosciuto, da scoprire, abitato, misterioso, in mutamento, accogliente, inospitale, spaventoso, con confini precisi o diffuso…?
È uno scenario, un soggetto, uno sfondo, un protagonista, una riserva inesauribile di materiali, un ostacolo da superare…?
È la nostra casa o un luogo dove siamo ospiti?
Come sono rappresentate le interazioni tra ambiente e bambin3?
Attraverso l’esplorazione, i sensi, il movimento e la scoperta.
Attraverso la trasformazione, la progettazione, la modifica, la costruzione, la manipolazione di materiali e l’organizzazione dello spazio.
Attraverso la relazione tra animali umani e non umani, il confronto di punti di vista, la sovrapposizione di abilità e abitudini di diversi esseri viventi, il confronto con le caratteristiche degli elementi.
Attraverso l’attribuzione di significati, la creazione di simboli, la costruzione di mondi immaginari, l’elaborazione di sogni, idee ed esperienze immaginate.
Come è rappresentato il ruolo dell’adulto?
I “grandi” sono mediatori indispensabili, regolatori, consiglieri, partecipanti, accompagnatori, nemici, complici, aiutanti inconsapevoli, base sicura, amici, figure nello sfondo…?
Offrono parole, gesti, materiali, aiuto pratico, informazioni, una cornice di senso…?
Quali sono i libri che condividere con 3 bambin3 nelle vostre esperienze “fuori”?
Per approfondire:
Mauro Van Aken, Quanti soggetti, quante relazioni! Cambiare gioco nell’Antropocene in M. Antonietti, F. Bertolino, M. Guerra, M. Schenetti (a cura di) “Educazione e Natura Fondamenti, prospettive, possibilità”, Franco Angeli, 2022
Jessica Omizzolo, “Libri Pillola”, articolo sul blog di Percorsi Formativi 06, 2019
Francesca Romana Grasso, “Primi libri per leggere il mondo. Pedagogia e letteratura per una comunità educante.” Editrice Bibliografica, 2022